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Presentiamo la dottoressa Sara Carucci, logopedista al Centro di Sanità Solidale.

La dottoressa Sara Carucci, laureata presso l’università degli studi di Firenze, si occupa di problematiche nella comunicazione e nel linguaggio con particolare riferimento all’età evolutiva.

Interviene nella valutazione e nel trattamento dei disturbi del linguaggio, dell’apprendimento e della deglutizione.

Creatività e passione si fondono nel suo intervento che mira ad essere personalizzato e specifico per ogni bambino avvalendosi anche del contesto del gioco.

Nello specifico, gli ambiti di lavoro riguardano:

  • ritardo del linguaggio
  • disturbo del linguaggio
  • trattamento disturbo specifico dell’apprendimento
  • balbuzie
  • disfonia infantile
  • deglutizione disfunzionale
  • screening e potenziamento dei prerequisiti agli apprendimenti scolastici

Cos’è la dislessia? Come fare per riconoscerla?

“Sono dislessico e quindi non sono intelligente“ è la tipica riflessione effettuata dai bambini che accedono ad una prima valutazione dopo anni di fatica in ambito scolastico. Ciò non è assolutamente vero, si tratta solo di un falso mito da sfatare…

La dislessia fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSAp) ed interessa in maniera specifica l’abilità della lettura. Ciò vuol dire che il bambino, pur essendo intelligente, fatica in compiti di lettura risultando lento e/o inaccurato. Tutto questo può comportare ripercussioni sulla scrittura (ortografia) e sulla comprensione del testo scritto.

I campanelli d’allarme sono i seguenti:

  • Difficoltà nell’associazione lettera/suono con sostituzioni di lettere visivamente e acusticamente simili (es. p/b/d, f/v);
  • Inversioni di lettere;
  • Omissioni di lettere;
  • Aggiunte di lettere;
  • Errate anticipazioni;
  • Salti di righe;
  • Omissioni di parole;
  • Sillabazioni.

Tra gli indici di rischio della dislessia vi sono una storia di sviluppo del linguaggio alterato e la familiarità per DSAp.

La dislessia può essere diagnosticata alla fine della seconda elementare attraverso test specifici di lettura che prevedono la somministrazione di diversa tipologia di materiale standardizzato (parole, non parole e brano) al fine di quantificare i parametri di riferimento (velocità e accuratezza della decodifica). È in ogni caso necessario effettuare una valutazione cognitiva (quoziente intellettivo) proprio perché tra i criteri diagnostici è previsto un funzionamento cognitivo all’interno della norma.

Si può richiedere una valutazione anche prima della fine della seconda elementare qualora siano presenti difficoltà o fatica nell’acquisizione del processo della lettura per capire se il bambino si colloca in un’area di rischio. In tal caso è comunque possibile beneficiare di interventi di potenziamento.

In ambito scolastico il bambino con dislessia ha il diritto di usufruire degli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge 170/2010 che saranno selezionati sul singolo caso dal team docenti. In ambito extrascolastico, invece, potrà beneficiare di un percorso di trattamento volto a potenziare le proprie competenze di lettura.

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