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Le apnee notturne. Una problematica insidiosa, molto spesso sottovalutata.

La Sindrome dell’Apnea nel sonno è caratterizzata da brevi ma frequenti interruzioni della respirazione durante il sonno. Si distinguono le apnee notturne di tipo ostruttivo, conseguenti a ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori, e le apnee notturne di tipo centrale, molto meno frequenti rispetto alle forme ostruttive, nelle quali l’assenza di attivita’ respiratoria è conseguente alla perdita transitoria dello stimolo nervoso diretto ai muscoli respiratori.

Apnea significa “arresto del respiro”. Nella sindrome dell’apnea da sonno eventi con significato patologico sono la completa cessazione del flusso di aria per almeno 10 secondi (apnea) oppure la riduzione di almeno il 50% del flusso di aria per 10 secondi (ipopnea). Gli episodi di Apnea ed ipopnea si associano normalmente ad una riduzione del contenuto di Ossigeno nel sangue ed all’alterazione del sonno.

Si ritiene che la sindrome dell’apnea da sonno interessi almeno il 6-7% della popolazione generale, con una decisa prevalenza per il genere maschile, ed una distribuzione di eta’ che varia dall’eta’ pediatrica agli ultra 70enni.

Durante le fasi del sonno profondo il tono muscolare del faringe e del collo è ridotto, per cui le vie respiratorie collassano. Tonsille ipertrofiche, riniti croniche, deviazione del setto nasale,restringimento del rino-faringe, alterazioni delle strutture craniofaciali che interessano bocca o mascella, facilitano l’insorgenza della sindrome dell’apnea da sonno ostruttiva, che rappresenta la forma di apnea di gran lunga piu’ frequente. Altre cause favorenti l’insorgere della sindrome dell’apnea da sonno sono obesita’, abuso di alcool, uso di farmaci quali sonniferi o sedativi, la menopausa, la predisposizione familiare.

Un sintomo precoce dell’apnea da sonno ostruttiva è il russamento interrotto da tipiche pause respiratorie. Gli arresti respiratori impediscono un sonno ristoratore, per cui i pazienti con sindrome dell’apnea da sonno tipicamente soffrono di una non spiegabile stanchezza diurna, talora per anni, prima che si decidano a consultare un esperto. Difficolta’ di concentrazione mentale e/o sonnolenza diurna sono altri sintomi frequenti. Nel soggetto adulto l’individuo tipo è obeso, con accumulo di grasso nel volto e collo e soffre di ipersonnia, ma è importante ricordare che una parte consistente di soggetti con sindrome dell’apnea da sonno non riferisce sonnolenza. Altri sintomi di sospetto sono: sudorazione notturna, cefalea al risveglio del mattino, depressione, alterazioni dell’umore con irritabilita’, disfunzioni sessuali, aumento di frequenza delle minzioni notturne. Le possibili conseguenze, nell’adulto, di sindrome da apnea da sonno non trattata sono: aumento di frequenza di incidenti stradali e di infortuni sul lavoro, ipertensione arteriosa, aritmie cardiache, aumento della pressione nell’arteria polmonare, scompenso cardiaco, ictus cerebrale, ischemia cerebrale transitoria.

I bambini con apnea da sonno ostruttiva presentano ipersonnia od obesita’ in misura minore rispetto all’adulto ma ritardo della crescita, difetti cognitivi e comportamentali, deficit di attenzione / iperattivita’ devono far sospettare la sindrome.

Le apnee da sonno di tipo centrale sono rare nei bambini, eccetto i prematuri, e molto rare nella forma idiopatica. Le apnee da sonno di tipo centrale sono invece piu’ frequenti di quanto precedentemente ritenuto negli anziani affetti da scompenso cardiaco cronico. Questi pazienti non sono sonnolenti, ma la terapia dell’apnea da sonno di tipo centrale ne migliora la sopravvivenza.

Data la gravita’ delle conseguenze di una mancata diagnosi, nel sospetto di sindrome dell’apnea da sonno è necessario eseguire l’esame Polisonnografico. L’indagine è eseguibile ambulatoriamente, consegnando al paziente un poligrafo (in foto) che registrera’ durante il sonno, in modo non invasivo, il flusso respiratorio, i movimenti della gabbia toracica e dell’addome, la saturazione in ossigeno del sangue , il rumore del russamento. I dati vengono successivamente analizzati tramite programma computerizzato ed interpretati da Medico con competenze specifiche in materia.

Le opzioni terapeutiche successive ad una corretta diagnosi di sindrome dell’apnea da sonno comprendono, a seconda del quadro clinico, l’applicazione di una pressione positiva continua alle vie aeree (CPAP o altri respiratori a pressione positiva), la chirurgia (nasale, tonsillectomia, adenoidectomia, ugulopalatofaringoplastica, l’avanzamento maxillomandibolare,ecc.), dispositivi intraorali, farmaci anti-narcolettici, dieta o chirurgia bariatrica nei soggetti obesi.

Dr. Roberto Da Porto, Specialista Malattie Apparato Respiratorio presso il Centro di Sanità Solidale

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