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Intervista al Prof. Alessandro Gringeri, ematologo al Centro di Sanità Solidale

Il Centro di Sanità Solidale prosegue il suo percorso di sviluppo e aggiunge fra le sue specializzazioni l’EMATOLOGIA, raggiungendo, ad oggi, il numero di 29 specializzazioni.
Con l’arrivo di questa nuova branca della medicina (in attivazione fra pochi giorni), diamo il benvenuto all’interno della nostra struttura al Professor Alessandro Gringeri, medico ematologo. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo al Centro di Sanità Solidale e gli abbiamo posto tre domande per scoprire di più su quello che è il suo ambito di specializzazione.

«Chi dovrebbe ricorrere all’ematologo?»

Prof. Gringeri: «L’ematologia si occupa delle malattie del sangue, cioè di qualsiasi alterazione nel numero o nell’attività delle cellule del sangue, ossia i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine, o di alcune importanti componenti del plasma, come i fattori della coagulazione e le immunoglobuline.
Quando si dovesse riscontrare un aumento o una diminuzione delle cellule del sangue, è importante accertarne le cause: alcune di queste hanno semplici e definitive cure, altre purtroppo no, ma una diagnosi precoce aiuta.
Inoltre, tutti i pazienti con una tendenza ad avere emorragie (per esempio facilità ad avere lividi blu alle gambe o alle braccia, sangue dal naso, mestruazioni abbondanti o sanguinamenti dopo piccoli interventi chirurgici o odontoiatrici) o trombosi venose (cioè la formazione di coaguli, per esempio nelle vene profonde delle gambe o addirittura nei polmoni o nel cervello) devono accertare il perché di questi sintomi e avere dall’ematologo una diagnosi ed una terapia».

«La trombosi venosa e la sua prevenzione sono importanti: che cosa è necessario (e non è necessario) fare?»

Prof. Gringeri: «La trombosi venosa (detto anche tromboembolismo venoso) è l’ostruzione parziale o completa da parte di coaguli di vene superficiali o profonde o di arterie polmonari. È una malattia comune: ci sono ogni anno 1-2 nuovi casi ogni 1000 persone, e la frequenza aumenta con l’età, soprattutto dai 50 anni in su. Si presenta sotto forme non facilmente riconoscibili e rappresentano una vera e propria sfida diagnostica.
La buona notizia è che la trombosi venosa si può curare e si possono prevenire le ricadute e gli strascichi post-trombotici con una profilassi appropriata: la terapia anticoagulante. Questa terapia può essere poi mantenuta per alcuni mesi o per un periodo più lungo o indefinitamente a seconda dei fattori di rischio. L’ematologo si occupa proprio di valutare con il paziente rischi e benefici della terapia a lungo termine, oltre alla ricerca di condizioni genetiche che predispongano alla trombosi venosa».

«Che cosa il Centro di Sanità Solidale può offrire in più nel campo delle malattie del sangue?»

Prof. Gringeri: «Come si intuisce da quando detto precedentemente, le malattie del sangue possono avere cause diverse e persino più di una causa, con la necessità talvolta di indagini e terapie che coinvolgono più discipline della medicina. Un esempio: una anemia potrebbe essere causata da una carenza di ferro (che deve essere accertata), ma non basta dare ferro: diventa importante capire il perché di questa carenza. Se la causa fosse la presenza di un problema allo stomaco o all’intestino, il paziente potrebbe essere preso in carico dall’internista per la risoluzione del problema in collaborazione con l’ematologo. Se la causa fosse una eccessiva perdita con le mestruazioni, ecco entrare in gioco il ginecologo e via di questo passo.
Inoltre, il paziente viene monitorato durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico e non semplicemente rimandato al Medico Curante con una diagnosi ed eventualmente un consiglio terapeutico».

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